
Dona il sangue per 200 volte: solidarietà da record
Roberto Amadio supera la soglia delle 200 donazioni. Un traguardo invidiabile, perché sono pochi i donatori di sangue che possono vantare il superamento di questa soglia. Invece il 59enne, agente di commercio e vicepresidente della sezione Fidas Verona di Negrar, ci è riuscito. Di recente ha raggiunto quota 201 sul lettino del Centro prelievi dell’Ospedale “Sacro Cuore” di Negrar, dove per l’occasione è stato festeggiato dal personale sanitario e da una rappresentanza di donatori di sangue.
«Sono stato fortunato, non ho mai avuto grossi problemi di salute e ho sempre potuto donare: per compiere questo gesto non bisogna essere Rambo, è solo una questione di costanza e per me è diventata una buona abitudine – commenta Roberto Amadio –. Sono felice di farlo, perché so che il mio dono andrà a chi non sta bene. E pensare che ho iniziato tardi, a 24 anni, nonostante avessi entrambi i genitori donatori da medaglia d’oro; è stato un amico a dirmi “Dai che andiamo!” e così ho cominciato: abitavo in zona Stadio, in città, il sangue allora si raccoglieva di domenica, nei locali della parrocchia».
In 35 anni, le modalità di raccolta hanno fatto grandi passi avanti; i bisogni, però, non sono calati, anzi: garantire il sangue agli ospedali resta fondamentale. Anche in tempo di pandemia. «Il Covid non dev’essere una scusante: chi può farlo, doni – commenta il donatore record –. Magari iniziando con un amico: nel mio caso è stata una sana rivalità con Nicola Trande a farmi correre. È stato lui a portarmi dentro la famiglia Fidas e poi a “sfidarmi” a chi faceva più donazioni, perciò gli sono molto grato. Arrivare alle 200 prima dei 60 anni per me era una chimera, e invece...».
«Siamo felici per Roberto, una persona generosa che ha sempre usato il suo tempo per donare, visto che è un lavoratore autonomo», sottolinea l’amico storico nonché coordinatore della zona Fidas Verona Nord-Ovest, Nicola Trande. «Lo premieremo come si deve alla prima occasione utile, all’aperto». Cinzia Rossi, prima presidente donna della sezione Fidas Verona di Negrar, che raggruppa 190 donatori, commenta: «Il suo esempio è un bel messaggio positivo in un periodo ancora difficile».
Amadio è il primo donatore della sezione di Negrar a raggiungere le 200 donazioni e, per rendere meglio l'idea dell'impresa compiuta, è il sesto nell''intera associazione Fidas Verona con le sue 79 sezioni ad aver raggiunto l'importante traguardo.
Un plauso è arrivato anche dalla presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli. «Diciamo grazie a Roberto, perché con la sua dedizione ha compiuto un atto straordinario, aiutando anonimamente decine e decine di persone in tutti questi anni: speriamo che chi leggerà di questa sua impresa sia spinto a chiedersi “E io, perché non dono?”».
Alle congratulazioni e alla foto di rito si è unito pure lo staff sanitario, con la dott.ssa Francesca Moretta e l’infermiere Maurizio Albertini.
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