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S. Giorgio in Salici: donatore da record con 200 donazioni

Ha cominciato a donare quando, al posto delle moderne sacche, c’erano dei flaconi di vetro e, anziché stendersi su un lettino del Centro trasfusionale, bastava andare nelle aule parrocchiali nel giorno in cui usciva l’autoemoteca. Ha visto da vicino tutti i cambiamenti della Medicina trasfusionale, Sandro Sartori, attuale vicepresidente della sezione Fidas Verona di San Giorgio in Salici.

A inizio luglio si è recato al Centro trasfusionale di Bussolengo per fare la sua donazione numero 200: inevitabile che il pensiero andasse agli inizi. «Me li ricordo bene: ho teso il braccio per la prima volta il 12 febbraio 1978, all’età di 19 anni – ricorda –. È stata una scelta naturale, perché mia mamma Laura era donatrice, mentre mio zio Sergio Sartori è stato il fondatore della sezione di donatori “San Camillo” di San Giorgio in Salici, associazione in cui ha prestato servizio per 35 anni».  

Sandro oggi ha 63 anni e dona da 44. «Ho avuto la fortuna di stare sempre bene di salute e questo ha contribuito alla voglia di impegnarmi con costanza: riuscire a fare in media 4-5 donazioni all’anno è stata quasi una scommessa con me stesso, ma in senso positivo, perché so che il mio sangue va a chi ne ha bisogno», sottolinea. 

È lui il primo donatore della sezione di San Giorgio in Salici a raggiungere quota 200. «Siamo felicissimi per questo traguardo di Sandro, che ha sempre dato il buon esempio e si è speso molto per la nostra associazione: oltre a essere stato consigliere, ha fatto anche due mandati da presidente e oggi è vice», si congratula Giorgio Bortignon, presidente della locale sezione Fidas. 

Al Centro trasfusionale di Bussolengo, «dove anche le sedie conoscono Sandro» (parola di Bortignon), è stata scattata la foto-ricordo con lo staff sanitario; era presente, per congratularsi, anche la presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli. «Con la sua costanza, in tutti questi anni Sandro ha aiutato decine e decine di persone – evidenzia –. Ci auguriamo che rendere pubblica la sua testimonianza spinga tante altre persone a porsi una semplice domanda: “Se posso farlo, perché io non dono?”». 

Anche il sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi, ha telefonato a Sartori per complimentarsi, sottolineando l’alto valore civico del gesto del dono. Facendo un calcolo delle sacche, il super donatore di San Giorgio in Salici in 44 anni di onorata carriera ha sicuramente regalato ad altri, in modo anonimo e generoso, almeno un centinaio di litri di sangue.  

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