Nuoto: 24 Ore del Donatore

Edizione 2024

24 Ore del Donatore - 16a edizione
Manifestazione nazionale di nuoto a staffetta
Memorial Carletto Lanciai
"Terme di Giunone" - Caldiero
24 e 25 agosto 2024

Record di solidarietà per la “24 Ore del Donatore”:
in vasca 355 volontari hanno percorso 171 chilometri
per ricordare che il bisogno di sangue non si ferma mai 

Si è conclusa con un nuovo record la XVI edizione della “24 Ore del Donatore”, staffetta a nuoto organizzata dai donatori di Fidas Verona, in collaborazione con Fidas nazionale.
Sono stati ben 355 i nuotatori da tutta Italia che per 24 ore, dalle 16 di sabato 24 agosto alle 16 di domenica 25 agosto, si sono tuffati ogni 15 minuti alle Terme di Giunone di Caldiero (VR), per ricordare l’importanza della donazione di sangue e plasma. I partecipanti in questa edizione hanno completato 3.425 vasche, per un totale di 171 chilometri percorsi

Tanti gli atleti che nel fine settimana hanno voluto essere al fianco dei donatori Fidas per ricordare che non occorre essere dei supereroi per donare: basta godere di buona salute, avere più di 18 anni e pesare almeno 50 kg. A ricordarlo, scendendo in vasca, sono stati quattro atleti plurimedagliati: Barbara Pozzobon (Fiamme Oro), Alessandro Bori (Fiamme Gialle), Giorgia Malandrucco (Fondazione M. Bentegodi) ed Enrico Visconti (Klab Sport Master100).

E tanti sono stati anche i premiati di questa XVI edizione: il trofeo Fidas Verona è andato a Gaia Negrini, che ha fatto 21 vasche in 15 minuti. Riconoscimenti anche per Giulia Fiorin, vincitrice del trofeo assoluto donne con 19 vasche, e a Giacomo Gatti, record assoluto uomini con le sue 21 vasche percorse. Il trofeo “Carletto Lanciai”, invece, assegnato ai volontari che rendono possibile la manifestazione, è andato alla sezione Fidas Verona di Stallavena per i tanti volontari messi a disposizione, soprattutto negli orari notturni. Il trofeo Fidas nazionale è stato consegnato dalla consigliera Fidas Luisa Segato al Gruppo Giovani di Fidas Verona per il grande impegno profuso nel collaborare all’evento e per la capacità di coinvolgere tanti giovani provenienti da varie regioni d’Italia, dalla Calabria alla Valle d’Aosta.

Si complimenta con i volontari la presidente di Fidas Verona, Chiara Donadelli. «Grazie a tutti i partecipanti che hanno risposto in modo entusiasmante all’invito di fare due bracciate in vasca per ricordare l’importanza e la bellezza del dono – sottolinea –. E un enorme grazie va agli infaticabili volontari delle 80 sezioni di Fidas Verona che si sono dati da fare per allestire questa splendida manifestazione estiva di promozione del dono: ancora una volta hanno mostrato a tutti quanto bello e gioioso sia compiere questo gesto solidale, alla portata di tutti». 

«La 24 Ore del donatore – dichiara Giovanni Musso, presidente Fidas Nazionalenon è una manifestazione competitiva, ma in ogni edizione rinnova la bellezza di quello spirito sportivo che, nel nostro caso, porta sul podio tutti coloro che contribuiscono con il loro impegno sociale alla donazione di sangue. Mi piace sottolineare l’importanza dell’attività sportiva come contribuito a uno stile di vita sano, tra l’altro uno dei fattori fondamentali per essere dei donatori». Prosegue Musso: «Ogni anno per i partecipanti è un’emozione nuova, anche perché si ritrovano accanto tanti atleti nazionali professionisti che, con la forza delle loro bracciate, scelgono di essere al fianco di Fidas in una staffetta che ha l’intento di avvicinare i giovani alla donazione di sangue e di far capire che con un piccolo gesto è possibile fare davvero molto».

Conclude il presidente Fidas Nazionale: «Sono moltissime le persone che necessitano di terapie a base di sangue e plasma per curare patologie più o meno rare. Il bisogno di salute di queste persone non va in vacanza e la “24 Ore del Donatore” è un’iniziativa che ricorda come il sangue serva sempre. Un ringraziamento va a tutti i nostri volontari e volontarie e agli atleti professionisti che decidono di mettere a disposizione un po’ del loro tempo per la promozione del dono».